Piazza dell’Immaginario – La responsabilità dei cieli e delle altezze

progetto a cura di Alba Braza

/ Tappa #1
/ Sede: Piazza dell’Immaginario, via Pistoiese 142/146, Prato
/ Date: giovedì 24 aprile 2014 ore 11:30
/ Organizzazione: Dryphoto arte contemporanea

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La responsabilità dei cieli e delle altezze parte dall’idea di Pantani-Surace, Lia Pantani e Giovanni Surace, che la piazza non appartiene al luogo ma a coloro che la vivono e perciò sarà proprio lì, in piazza, e insieme a loro, i residenti/partecipanti, che il giorno 24 aprile, si svolgerà l’azione di produzione del messaggio collettivo proposto dagli artisti: “ti amo”. Sebbene questo messaggio sia ormai diventato una caratteristica del loro lavoro, questa volta sarà scritto in cinese, 我愛你, usando la tecnica della xilografia e con la collaborazione di chi, transitando nella piazza sarà invitato a partecipare a questa azione: saranno i loro piedi a produrre la stampa di ognuno dei tre ideogrammi che compongono ti amo e diventeranno anche protagonisti e conduttori sottili di altri modelli possibili di convivenza. Tutte e tre gli elementi stampati su carta verranno affissi sulle pareti di alcuni edifici di Piazza dell’Immaginario.

Portare l’arte altrove, fuori dai luoghi ad essa dedicati è un’operazione che conduciamo ormai da vari anni, con diverse modalità. Con Spread in Prato, progetto iniziato nel 2002 curato da Pier Luigi Tazzi, l’arte ha incontrato la città collocandosi in fabbriche, esercizi commerciali, uffici, abitazioni e infine è ritornata nei luoghi del potere. Questa volta l’arte esce da ogni tipo di spazio chiuso, per andare in piazza, sulle pareti esterne degli edifici di abitazioni e negozi. Incontra i passanti e gli abitanti di una zona della città adiacente al centro storico, piena di vita, contraddizioni, segni, carica di un immaginario che pare dividere la città quasi in parti contrapposte. Ancora una volta per un determinato periodo di tempo opere d’arte entrano a far parte del quotidiano di un gran numero di persone e il quotidiano di queste persone sarà visibile forse per la prima volta dai frequentatori del mondo dell’arte e in questa occasione, come non abbiamo mai fatto, sarà interessante andare ad indagare la relazione fra le opere installate e il contesto in cui sono inserite e le mutazioni che in questo contesto si sono manifestate.

Piazza dell’Immaginario, a cura di Alba Braza, è il secondo progetto, dopo Giardino Melampo (Andrea Abati, 2012/2013), che nasce nell’ambito di Mandela Garden un’idea lanciata da una residente del quartiere che ci “ospita”: costruire  giardini in luoghi  dimenticati.

Pantani-Surace, Lia Pantani e Giovanni Surace, collaborano dal 1996 e insegnano all’ Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra le diverse partecipazioni: Working Insider, Stazione Leopolda, Firenze; Allineamenti, Trinitatiskirche, Colonia; Mobili, Nosadella due, Bologna; Una giornata particolare, luogo delle possibilità, Teatro Sant’Andrea, Pisa; Au Paircoppie di fatto nell’arte contemporanea, Fondazione MalvinaMenegaz per le Arti e le Culture, Borgo Medievale di Castelbasso, Teramo; Start Point, Sun Studio 74rosso, Firenze. Tra le mostre personali: Se la memoria mi dice il vero, Certosa Monumentale di Calci, Pisa; Non spiegatemi perché la pioggia si trasforma in grandine galleria nicolafornello, Prato; Ti amo, Galleria Madder 139, Londra; The other party (who’s next, dovrebbe piovere su di voi e non su di me) Galleria Die Mauer e Mura di cinta via Pomeria (giardino d’infanzia), Prato.

Immagini dell’azione di Pantani-Surace

Collaboratori: Ennio Celli, Matteo Colucca, Stefano Giuri, Silvia Vannacci, Xiuzhong Zhang.

Piazza dell’Immaginario è promossa da Comune di Prato, ASM., Circolo Curiel in  collaborazione con Centro Per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Associazione Cinese di Li Shui, Associna.

ENGLISH VERSION 

curated by Alba Braza

/ Step #1
/ Location: Piazza dell’Immagine, via Pistoiese 142/146, Prato
/ Date: Thursday 24 April 11:30 am
/ Organized by: Dryphoto arte contemporanea

La responsabilità dei cieli e delle altezze (The responsibility of the skies and the heights) starts with the idea of Pantani-Surace – Lia Pantani and Giovanni Surace – that the square does not belong to the place, but to the people who live it, and therefore it will be precisely there, in the square, together with those people, the residents/participants, that on 24 April the action will take place to produce the collective message proposed by the artists: “I love you.”While this message has become a characteristic of their work by now, this time it will be written in Chinese, 我愛你, using the xylography technique and with the cooperation of those who pass by in the square, and are invited to take part in the action: their feet will produce the print of each of the three ideograms that compose the phrase, as they become the protagonists and subtle agents of other possible models of coexistence. The three prints, on paper, will be hung on the walls of several buildings of Piazza dell’Immaginario.

To take art elsewhere, out of the places set aside for it, is an operation we’ve been performing for years, in different ways. With Spread in Prato, a project that began in 2002, curated by Pier Luigi Tazzi, art met the city in factories, stores, offices, homes, and then made its return to the places of power. This time art leaves any type of closed space behind, expanding into public squares, the outer walls of residential buildings and stores. It meets passers-by and inhabitants of a zone of the city near the historical center, a place full of life, contradictions, signs, charged with an imaginary that seems to almost divide the city into two opposing parts. Once again, for a given time period works of art become part of the everyday life of a large number of people, and the everyday life of those people will become visible, perhaps for the first time, to habitués of the art world. On this occasion – something we have never done before – it would be interesting to investigate the relationship between the installed works and the host context, and the mutations that emerge in that context.

Piazza dell’Immaginario, curated by Alba Braza, is the second project, after Giardino Melampo (Andrea Abati, 2012/2013), that comes from the initiative of the Mandela Garden, an idea launched by a resident of the neighborhood that “hosts” us: to make gardens in forgotten places. Piazza dell’Immaginario is the first step along a path that will expand to the point of becoming a true outdoor gallery.

Pantani-Surace Lia Pantani and Giovanni Surace have worked together since 1996, and teach at the Fine Arts Academy of Florence. Selected group shows: Working Insider, Stazione Leopolda, Florence; Allineamenti, Trinitatiskirche, Cologne; Mobili, Nosadella due, Bologna; Una giornata particolare, luogo delle possibilità, Teatro Sant’Andrea, Pisa; Au Paircoppie di fatto nell’arte contemporanea, Fondazione MalvinaMenegaz per le Arti e le Culture, Borgo Medievale di Castelbasso, Teramo; Start Point, Sun Studio 74rosso, Florence. Selected solo shows: Se la memoria mi dice il vero, Certosa Monumentale di Calci, Pisa; Non spiegatemi perché la pioggia si trasforma in grandine galleria nicolafornello, Prato; Ti amo, Madder 139, London; The other party (who’s next, dovrebbe piovere su di voi e non su di me) Galleria Die Mauer and enclosure wall of Via Pomeria (playground), Prato.

Piazza dell’Immaginario is an event supported by the Department of the Environment of the City of Prato, ASM Ambiente Servizi Mobilità and Circolo Curiel, in collaboration with Centro per l’Arte contemporanea Luigi Pecci, Associna, Associazione Cinese di Lishui.

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