Špela Volčič – Incontro con l’artista

In occasione della mostra ET FIAT LUX a cura di Špela Zidar, presso SACI Gallery, Firenze fino al 3 aprile, l’artista Špela Volčič presenta il proprio lavoro a Dryphoto arte contemporanea; un incontro per illustrarne la poetica e le modalità di realizzazione.

Dryphoto arte contemporanea, sabato 9 marzo ore 18.

La ricerca di Volčič si concentra sulla tensione tra realtà e finzione, visibile e invisibile, vero e falso. Formatasi come fotografa, la sua ricerca si sviluppa fino a includere diversi media, che vanno dal video all’oggetto, disegni, sculture e installazioni. Volčič spesso indaga la pratica scultorea nella sua forma installativa, trasformando i materiali attraverso gli atti di piegatura (fiori) e cottura (pane). In questi processi, la fotografia diventa uno strumento e il lavoro finale. 
Le immagini del progetto Et Fiat Lux presentano simulacri, perfette imitazioni di fiori veri. Il progetto prevede la produzione di ikebane di fiori finti. Le composizioni meticolose riecheggiano anche l’estetica delle nature morte barocche olandesi del seicento, producendo un’immagine inizialmente familiare per lo spettatore, che in realtà deriva da una configurazione trans-storica e transculturale costruita con cura. 
La prima parte del progetto (Et at Lux) è composta da 9 fotografie ispirate a nature morte barocche. La seconda parte del progetto (Untitled, Tesla) è un’installazione e rappresenta il processo di creazione di ikebane nello studio dell’artista, lo svelamento del processo artistico. La terza parte (After Et Fiat Lux) è una serie fotografica che include le foto fatte con il film di tungsteno, qui le ikebane sono composte solo da cespugli vegetali (senza fiori) e sono animate dai bagliori di luce di colori diversi, creando così l’illusione dei fiori. 
Il soggetto e il risultato del lavoro si basano sull’ambiguità: i bouquet a prima vista sembrano composti da veri fiori freschi, e solo avvicinandosi è possibile notare che sono falsi. La luce diventa la fonte d’azione nell’opera di Volčič: in grado di svelare l’inganno di un archetipo di bellezza costruito con dei materiali plastici, o di far apparire l’immagine dove in realtà non esiste. 

BIO
Špela Volčič (Postojna, 1984) è un’artista visiva che vive e lavora in Slovenia e in Italia. Dopo aver studiato fotografia a Lubiana, nel 2004 si è trasferita a Milano dove ha conseguito il Diploma in Tecniche e Lingue del Progetto fotografico contemporaneo presso il CFP Riccardo Bauer. Nel 2011 ha vinto una borsa di studio assegnata dal Ministero della Cultura in Slovenia che le ha permesso di continuare i suoi studi presso l’Università IUAV di Venezia, dove si è laureata in Arti Visive nel 2013. Dopo aver completato gli studi, è stata un anno in residenza a Venezia presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, e in seguito è stata selezionata per una residenza presso VIR – Viafarini DOCVA a Milano, Italia. Dal 2016 è ufficialmente registrata come freelance in campo di cultura assegnato dal Ministero della Cultura della Repubblica di Slovenia.