Chi è Dryphoto arte contemporanea?
Dryphoto arte contemporanea è uno spazio no profit che inizia la propria attività nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop.
All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati.
Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo.
Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
Nel 2011 Dryphoto arte contemporanea si trasferisce nell’attuale sede di via delle Segherie 33a. La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini. Dryphoto arte contemporanea è l’organizzatore di Piazza dell’Immaginario.
Gabriele Basilico
dalla serie Dancing in Emilia, 1978
Courtesy Studio Gabriele Basilico

Dancing in Emilia appartiene a una delle serie meno conosciute dell’artista che riguarda il suo primo approccio verso la fotografia, quella di tipo sociale, il reportage impegnato. L’atteggiamento di Basilico è ponderato, lo stesso che poserà in seguito sulle architetture e sulle città, producendo opere che giustamente lo hanno reso famoso in tutto il mondo, privo della consueta velocità che caratterizza lo scatto “rubato”, cardine della fotografia di reportage e forse proprio per questo le immagini della serie, da cui è tratta quella che presentiamo, esprimono tutta la loro forza e ci trasmettono semplicemente la gioia, il benessere che le persone provavano in quel momento. Trecento chilometri di dancing, balli e rituali del sabato sera, che per anni hanno caratterizzato la vita delle cittadine e dei paesi di periferia, un ricordo di socialità e di genuinità.
Perché un ballo?
Nel 1978 il mensile Modo commissiona un incarico a Gabriele Basilico per eseguire una ricerca sulle discoteche in Emilia-Romagna, ne nascono 50 fotografie in bianco e nero, ritratti di giovani, uomini e donne, di situazioni e di piste da ballo che rappresentano momenti di svago e di gioia.
Che autori sono stati importanti per definire il tuo lavoro artistico?
“I suoi riferimenti, prima Bill Brandt e le sue periferie urbane, Ugo Mulas con la sua cultura e la sua apertura intellettuale, Paolo Monti, con il suo metodo severo e rigoroso; poi il grande Walker Evans, maestro di democrazia dello sguardo, i coniugi Bernd e Hilla Becher, che hanno dedicato la loro vita all’indagine sistematica dei manufatti industriali, Lewis Baltz, fotografo delle aree più infime e abbandonate del paesaggio postindustriale. Ma anche, sullo sfondo, le diverse idee di città di Mario Sironi e De Chirico e le periferie dipinte da Umberto Boccioni, o il cinema di Antonioni, Wenders, Tarkovskij.”
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Nel mensile Modo. La fotografia appartiene alla collezione del Mufoco. Museo Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI).
Gabriele Basilico è nato a Milano nel 1944, dove è deceduto nel 2013.
Bianco-Valente
Come il vento, 2014
**foto
I flussi migratori sono generati da questioni economiche o dalla mancanza di risorse vitali che spingono le persone a mettersi in cammino. Allestendo la scritta Come il vento in italiano e in cinese vogliamo ribadire che non è possibile fermare questi fenomeni che da sempre accadono sulla terra e che sono stati il veicolo primario di diffusione della cultura e della civiltà.
Perché Come il vento?
Da sempre l’uomo si è spostato sulla Terra per scoprire e conoscere nuovi territori in cui vivere e procurarsi le risorse vitali, portando con sé il bagaglio della propria lingua, le proprie storie ed esperienze che si sono via via mischiate con le altre culture che incontrava sul proprio cammino. Proprio come fa il vento che, spostandosi sulla superficie della terra, porta con sé gli odori, la pioggia e i semi delle piante, allontanandoli dalle radici che li hanno generati.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il vostro lavoro artistico?
I viaggi in giro per il mondo innanzitutto, la città in cui viviamo che ogni giorno ci insegna la temporaneità di tutte le cose, i libri che ci aprono la mente con le loro teorie assurde ma assolutamente necessarie per non ricadere in una vita ordinaria e programmata. In ordine sparso: Italo Calvino, Richard Dawkins, Gregory Bateson, Ciro Discepolo, Erri De Luca, Anna Maria Ortese, Bert Hellinger e Rupert Sheldrake, Mark Buchanan, Elena Ferrante e tanti altri.
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
Come il vento è il titolo di una serie di progetti che abbiamo sviluppato nel tempo, che pur avendo una formalizzazione diversa, hanno tutti in comune il fatto di essere realizzati a partire dall’intreccio delle storie delle persone che compongono una comunità. In questo caso il titolo diventa l’opera stessa che verrà allestita in italiano e cinese a marcare un incrocio di strade nel Macrolotto Zero.
Giovanna Bianco (Latronico, PZ, 1962) e Pino Valente (Napoli, 1967), vivono e lavorano a Napoli.
R.E.P. Revolutionary Experimental Space
Patriotism. Hymn, 2007
Courtesy Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato

Il progetto utilizza un alfabeto di logotipi che forma un linguaggio universale. Giocando con la memoria collettiva, si ispira alla propaganda sovietica e alle tecniche di comunicazione politica che ancora permangono nella democrazia locale. Una miscela di ironia, umorismo e attività sovversiva, nascosta dal modo in cui vengono usati questi loghi, permette agli artisti di combinare vari stereotipi e pezzi di informazioni sull’Ucraina e l’Europa e di toccare temi come l’immigrazione, la diffusione della conoscenza o la corruzione.
Il murale Patriotism. Hymn è dedicato all’idea di un’Europa unita, ai suoi vantaggi e ideali, e anche alla figura dell’Altro, la cui impaziente attesa di riconoscimento e di inclusione aiuta l’Unione Europea ad apparire così desiderata.
Perché questi simboli?
Perché parlano di problemi inerenti alla vita di tutti noi e dei nostri desideri.
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Patriotism è un progetto mobile che dal 2006 è stato presentato in USA, Olanda, Italia e altri paesi.
È presente nella collezione permanente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
I R.E.P. Revolutionary Experimental Space sono un gruppo fondato nel 2004, attualmente composto da Ksenia Gnilitskaya (Kiev, Ucraina, 1984), Nikita Kadan (Kiev, Ucraina, 1982), Zhanna Kadyrova (Brovary, Ucraina, 1981), Vladimir Kuznetsov (Lutsk, Ucraina, 1976), Lada Nakonechnaya (Dnepropetrovsk, Ucraina, 1982) e Lesia Khomenko (Kiev, Ucraina, 1980).
*** link per scaricare la pubblicazione
(Dryphoto当代艺术小组)我们是谁?
Dryphoto当代艺术小组是一个成立于1977年的非盈利性质的艺术空间,
一群艺术家以及文化工作者汇集一堂共同成立了该小组,来反思图像语言的独特性同时开展试验艺术项目并组织相应的展览。他们反思的内容包括了影像媒体所折射的语言符号含义,视觉机理以及对现实的再现。这种再现从人种学以及人类学角度远离所谓瞬间影像以及新闻摄影。
Dryphoto的展览总是聚焦在年轻前卫的艺术家,但是同时也不忘记那些资历深厚的艺术家。
考虑到此时此刻的概念,抛弃地方主义的杂念,Dryphoto从初始便不断找寻着与其扎根的土地以及与政治理念相关联的特殊关系。
其需求理念为跳出不同的会展场地,拒绝在高贵优厚的场所以及唯一化的官方场地。鉴于在世界范围内所出现的各类巨大变化,Dryphoto在了解其项目开展所在地的社会政治以及经济现状的基础上,创办跨领域的不同项目。
2010年,Dryphoto当代艺术小组迁址到目前所在地:via delle Segherie 33ª。现在该小组负责人为Vittoria Ciolini。与此同时Dryphoto是“理想的广场”项目的主办方。
Gabriele Basilico
dalla serie Dancing in Emilia, 1978
Gabriele Basilico工作室致辞
为何选择舞蹈这一主题?
在1978年《Modo》杂志委托其在Emilia-Romagna的各个俱乐部去捕捉动人的瞬间。因此摄影师一共拍摄了50幅黑白照片,照片里各色青年男女在舞池内尽情释放着他们的欢乐与喜悦。
在其艺术作品中,受到了哪些其他作者的影响?
在这些艺术家中包括了Bill Brandt以及其对郊区的概念,Ugo Mulas则拥有深厚的文化底蕴以及开明的思维,Paolo Monti所体现出的严谨的理念与方法; 伟大的民主导师Walker Evans; 一辈子致力于系统研究工业产品的Bernd和Hilla Becher, 而Lewis Baltz作为摄影师则捕捉后工业时代风景里被人遗忘或者生僻的角落。De Chirico及Mario Sironi关于城市的不同理念以及Umberto Boccioni为城郊所做的画作, Antonioni ,Wenders以及Tarkovsky和Roberta Valtorta的电影。以此纪念Gabriele Basilico, Mufoco Cinisello Balsamo当代摄影博物馆。
这部作品先前在哪里进行过展览?
在《Modo》杂志上。该照片属于在Mufoco Cinisello Balsamo当代摄影博物馆收藏品之一。
Gabriele Basilico 于1944年出生在米兰,2013年在该市逝世。
Bianco-Valente
Come il vento, 2014
移民潮的形成很大程度上是由于经济原因或者是缺乏必要的生存资源,这就使得人们背井离乡,踏上新的旅程。通过用中文以及意大利文书写Come il vento (如风一般), 我们希望表达的是关于移民浪潮这一具有悠久历史的现象是不可能被阻止的,她也是文化与文明交融的重要因素。
为什么选择 “Come il vento”?
一直以来人类在地域间迁徙就是为了发现和认识新的地方来繁衍生息。在他们的行囊里携带着的是自己的本土的语言,历史以及经验,在行走途径中慢慢地将这些元素与沿途所认识的文化进行融合。这就正如风一样,在大地表面行进,伴随着风常常可以找到气息,雨水,花香。它们随着风逐步远离着自己的出生地。
哪些艺术家影响了你们的作品?
尤其感谢我们在世界旅行所积累的经验。我们所居住的城市告诉了我们事物是如此昙花一现;书籍中的繁复却又必不可少的理论为我们打开心智,避免陷入机械枯燥日复一日的生活。按照顺序我们发现了以下艺术家:
Italo Calvino, Richard Dawkins, Gregory Bateson, Ciro Discepolo, Erri De Luca, Anna Maria Ortese, Bert Hellinger 以及 Rupert Sheldrake, Mark Buchanan, Elena Ferrante 等等。
这部作品先前在哪里展出过?
Come il vento 是我们在一段时间期间开展的一系列项目的总标题。尽管当中的作品形式大不相同,它们全部都是反应了一个社区群体的人们在历史交汇之际的情况。该标题也就是本作品的标题。
Giovanna Bianco (Latronico, PZ, 1962) 和 Pino Valente (Napoli, 1967) 在那不勒斯工作居住。
R.E.P. Revolutionary Experimental Space
为什么选择了这些符号?
为了能够诉说我们大家生活中的固有的那些问题以及我们的期盼。
该作品先前在哪里进行过展览?
Patriotism Hymn是一个从2006开始的巡回流动展览,先后在美国、荷兰、意大利以及其他等国家进行过展览。
此外还是Luigi Pecci当代艺术中心固定展品之一。
R.E.P. 试验革命空间
该艺术小组成立于2004年。目前小组成员包括了Ksenia Gnilitskaya (基辅, 乌克兰, 1984 ), Nikita Kadan (基辅, 1982), Zhanna Kadyrova (布罗瓦里, 乌克兰, 1981), Vladimir Kuznetsov (卢茨克, 乌克兰, 1976), Lada Nakonechnaya (第聂伯罗彼得罗夫斯克, 乌克兰1982) 以及 Lesia Khomenko (基辅, 乌克兰,1980).
请下载《理想的广场》宣传资料