Ai Teng, 716 stampe per il Capodanno cinese 2020
installazione / azione
a cura di Dryphoto arte contemporanea
domenica 2 febbraio ore 9,30
Piazza dell’Immaginario, via Pistoiese 142, Prato
L’artista Ai Teng ha attaccato sulle pareti di via Pistoiese 716 stampe nianhua, insieme a tutti coloro che hanno voluto prendere parte a questa azione, che assume, in questa delicata occasione in cui il Corona Virus ha colpito la Cina, un potente segno di solidarietà e di speranza. Le stampe nianhua sono infatti, nella tradizione cinese, un grande augurio di pace, salute e prosperità per il nuovo anno. Queste stampe sono il segno più immediato e più antico del capodanno e raffigurano tante scene diverse, tanti diversi dèi, eroi e personaggi del passato e del presente, scene familiari, fonte di sentimenti di felicità e di energia positiva.
Per questo le stampe sono state attaccate in modo precario, così che le persone potessero prenderle, come un regalo e portarle con sé nella propria casa e nei luoghi della loro vita.
Il Tempio Buddista Cinese di Prato PU HUA SI e le Associazioni di Amicizia Italia Cina del territorio, hanno deciso di comune accordo di non svolgere le tradizionali sfilate del dragone previste per sabato 1 e domenica 2 febbraio in segno di solidarietà nei confronti della nazione che sta vivendo un grave momento di difficoltà e dolore. Ai Teng ha deciso di non annullare il suo intervento, che doveva avvenire prima e durante la sfilata del Dragone in Via Pistoiese, ma di farlo proprio come segno di solidarietà e vicinanza alla popolazione colpita da questo dolore.
Ai Teng, nata in Shandong (Cina) nel 1989, educata dall’infanzia alla pittura tradizionale cinese studia e si laurea al CAFA (Central Academy of Fine Arts) di Pechino nell’anno scolastico 2011/2012. Durante gli anni dell’accademia partecipa a importanti progetti d’arte pubblica in particolare nella città di Ordos. Il lavoro finale viene acquisito alla collezione del CAFA ed esposto a Londra nel 2013 nella mostra collettiva “Golden Square”.
Si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Firenze nel 2013/2014 e partecipa alla mostra “Start Point Segno contemporaneo” a Firenze 2013 riceve il premio Start Point 2013/2014 per una sua installazione, partecipa alla mostra collettiva “giovani artisti cinesi in Italia” a Le Murate – Firenze nell’aprile 2016 con lavori video.
Nel 2019 è tra i vincitori del progetto La Via della Cina a cura di Filippo Maggia e organizzato da Dryphoto arte contemporanea. Laureata nell’a.a. 2016/2017 con una tesi sull’incontro fra poesia, scrittura, segno e arte visiva nella pittura classica cinese e nell’arte contemporanea, vive e lavora a Firenze.
Il progetto di Ai Teng 716 stampe per il Capodanno cinese 2020 è stato realizzato grazie al contributo di YiLiang Teng
(foto:Fotogramma e Struttura, incontro con Franco Vaccari, 1982)
Il giorno 17 settembre all’interno della rassegna FOTO GANG Prato, presso il Giardino Melampo | Dryphoto arte contemporanea:
ore 19,45 siete tutti invitati alla cena organizzata dal Comitato via delle Segherie Libera – su prenotazione 3472297801
ore 21,30 – Topografie Iconografie – conversazione/incontro
con Andrea Abati
Tre anni strepitosi. Il racconto di quattro mostre nei primi anni di attività di Dryphoto arte contemporanea.
Still-life, Topographie-Iconographie, Luigi Ghirri, Prato 1981
Fotografie, Olivo Barbieri, Prato 1982
Fotogramma e Struttura, la scuola di Rochester-New York, Prato 1982
57 fotografi europei, Palazzo Novellucci, Prato, 1983
Le opere di Luigi Ghirri, Olivo Barbieri, Joan Fontcuberta, Martin Parr, Mimmo Jodice, Guido Guidi, Bernard Plossu, Paul Graham, John Davies, la scuola di Rochester con gli interventi di Fernanda Pivano e Franco Vaccari e tanti altri fotografi per evidenziare come la maggior parte degli autori europei avesse allora sviluppato una attitudine nei confronti della realtà ed una corrispondente grammatica e sintassi della visione singolarmente simili, insieme a lavori che indagavano sulla struttura stessa del fotogramma.
Chi è Dryphoto arte contemporanea?
Dryphoto arte contemporanea è uno spazio no profit che inizia la propria attivita nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop.
All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati.
Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo.
Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
Nel 2011 Dryphoto arte contemporanea si trasferisce nell’attuale sede di via delle Segherie 33a. La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini. Dryphoto arte contemporanea è l’organizzatore di Piazza dell’Immaginario.
Andrea Abati
Giardino Melampo, Prato 2012/2013
Fotografia a colori
Courtesy dell’artista e Dryphoto arte contemporanea
Cos’è Giardino Melampo?
È un piccolo giardino aperto a tutti, in via delle Segherie a Prato. Sorto al posto di un spazio residuale e abbandonato. È al contempo uno spazio di socialità e condivisione, dove rilassare il corpo e la mente, scambiare emozioni, per non aspettare sempre che qualcuno faccia per te.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il tuo lavoro artistico?
Gli artisti Joseph Beuys, Luigi Ghirri, Anibal Lopez, Gianni Motti, Bruno Munari, August Sander. Gli scrittori James Hillmann, Georges Perec e Peter Handke, il filosofo Carl Gustav Jung, la vita di Nelson Mandela. Il cinema di Wim Wenders e di Rainer Werner Fassbinder.
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
Nella retrospettiva I luoghi del mutamento a Palazzo di Giano, Pistoia nel 2015 e al 49° Premio Suzzara NoPlace3.Space a Suzzara (MN).
Andrea Abati è nato a Prato nel 1952. Vive e lavora a Prato.
(Dryphoto当代艺术小组)我们是谁?
Dryphoto当代艺术小组是一个成立于1977年的非盈利性质的艺术空间,
一群艺术家以及文化工作者汇集一堂共同成立了该小组,来反思图像语言的独特性同时开展试验艺术项目并组织相应的展览。他们反思的内容包括了影像媒体所折射的语言符号含义,视觉机理以及对现实的再现。这种再现从人种学以及人类学角度远离所谓瞬间影像以及新闻摄影。
Dryphoto的展览总是聚焦在年轻前卫的艺术家,但是同时也不忘记那些资历深厚的艺术家。
考虑到此时此刻的概念,抛弃地方主义的杂念,Dryphoto从初始便不断找寻着与其扎根的土地以及与政治理念相关联的特殊关系。
其需求理念为跳出不同的会展场地,拒绝在高贵优厚的场所以及唯一化的官方场地。鉴于在世界范围内所出现的各类巨大变化,Dryphoto在了解其项目开展所在地的社会政治以及经济现状的基础上,创办跨领域的不同项目。
2010年,Dryphoto当代艺术小组迁址到目前所在地:via delle Segherie 33ª。现在该小组负责人为Vittoria Ciolini。与此同时Dryphoto是“理想的广场”项目的主办方。
Andrea Abati
Melampo 花园, Prato 2012/2013
彩色照片
艺术家及Dryphoto当代艺术小组致辞
什么是Melampo 花园?
是在普拉托via delle Segherie的一个对所有人都开放的小花园。建立在一个无人居住的地方。同时它也是一个社交和分享的空间,能放松身心,交换情绪的地方,为了不要每次都等别人帮你做。
都有哪些艺术家影响了你的艺术作品呢?
有Joseph Beuys, Luigi Ghirri, Anibal Lopez, Gianni Motti, Bruno Munari, August Sander这些作者们,James Hillmann, Georges Perec e Peter Handke这些作家们, 哲学家 Carl Gustav Jung, Nelson Mandela的一生。
之前在哪里展示过这个作品?
在I luoghi del mutamento,Palazzo di Giano,Pistoia 2015年举办过,也在第49个Premio Suzzara NoPlace3 于Suzzara(MN)举办过。
Andrea Abati 出生于1952年在普拉托,目前在该市居住和生活。
Pubblicazione Piazza dell’Immaginario 2015
La pubblicazione racconta Piazza dell’Immaginario, un progetto di arte contemporanea nello spazio pubblico iniziato nell’anno 2014 a cura di Alba Braza, parla della metodologia usata, documenta le installazioni degli artisti.
Testi: Alba Braza, Vittoria Ciolini
Progetto Grafico: Francesco Ozzola heretique.it
Artisti in mostra: Francis Alÿs, Olivo Barbieri, Bianco-Valente, Pantani-Surace, Bert Theis
Chi è Dryphoto arte contemporanea?
Dryphoto arte contemporanea è uno spazio no profit che inizia la propria attività nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop.
All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati.
Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo.
Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
Nel 2011 Dryphoto arte contemporanea si trasferisce nell’attuale sede di via delle Segherie 33a. La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini. Dryphoto arte contemporanea è l’organizzatore di Piazza dell’Immaginario.
Olivo Barbieri
Mantova, 1980
Courtesy dell’artista
Mantova, 1980 fa parte di quella serie di fotografie, realizzate da Barbieri qualche anno dopo la serie Flippers dedicata al ritrovamento di un deposito abbandonato di pinball machines, che danno conto dell’interesse dell’artista verso una nuova rappresentazione del paesaggio e delle sue trasformazioni. Le inquadrature si aprono a soggetti generalmente ritenuti di scarso interesse e rivelano la novità che può scaturire da uno sguardo attento alle cose: in Mantova la neve nasconde un campo di calcio di un oratorio a ridosso dell’argine del fiume, sullo sfondo automobiline dismesse di un autoscontro.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il tuo lavoro artistico?
“Alcuni film: Sunset Boulevard (1950), Apocalypse Now (1979), Blade Runner (1982), Blue Velvet (1986); Marshal McLuhan, William Burroughs, Man Ray.”
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
La fotografia fa parte del fondo “Viaggio in Italia” della collezione del Mufoco. Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI) e della collezione di Fondazione Fotografia Modena.
Olivo Barbieri è nato nel 1954 a Carpi (MO), dove vive e lavora.
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(Dryphoto当代艺术小组)我们是谁?
Dryphoto当代艺术小组是一个成立于1977年的非盈利性质的艺术空间,
一群艺术家以及文化工作者汇集一堂共同成立了该小组,来反思图像语言的独特性同时开展试验艺术项目并组织相应的展览。他们反思的内容包括了影像媒体所折射的语言符号含义,视觉机理以及对现实的再现。这种再现从人种学以及人类学角度远离所谓瞬间影像以及新闻摄影。
Dryphoto的展览总是聚焦在年轻前卫的艺术家,但是同时也不忘记那些资历深厚的艺术家。
考虑到此时此刻的概念,抛弃地方主义的杂念,Dryphoto从初始便不断找寻着与其扎根的土地以及与政治理念相关联的特殊关系。
其需求理念为跳出不同的会展场地,拒绝在高贵优厚的场所以及唯一化的官方场地。鉴于在世界范围内所出现的各类巨大变化,Dryphoto在了解其项目开展所在地的社会政治以及经济现状的基础上,创办跨领域的不同项目。
2010年,Dryphoto当代艺术小组迁址到目前所在地:v。现在该小组负责人为Vittoria Ciolini。与此同时Dryphoto是“理想的广场”项目的主办方。
Olivo Barbieri
Mantova, 1980
在完成了之前的《Flippers》,一系列反映被遗弃的弹球游戏台的作品的数年之后,Olivo Barbieri又再度创作了一系列摄影作品,其中就包括了《Mantova》。艺术家展示出了他对周边环境里新事物以及变革的关切。取景所关注的事物多为通常被人忽视的物品,但同时在摄影角度突出细节,正例如《Mantova》这幅作品:其中厚厚的积雪覆盖了在河岸边的祈祷室旁的足球场,仅仅只能看到远方被遗忘的碰碰车。
在你的作品中最主要受到了哪些艺术家的影响?
在电影方面主要包括了 《以及 Marshal McLuhan, William Burroughs 和 Man Ray的作品。
该作品之前都在哪里展览过?
该摄影作品是Mufoco系列作品中《意大利之旅》中的一部分,此外还在Cinisello Balsamo(米兰)当代摄影博物馆以及当代摄影基金会展览。
Olivo Barbieri 于1954年出生在 Carpi (MO), 目前在那儿居住工作。
请下载《理想的广场》宣传资料
Chi è Dryphoto arte contemporanea?
Dryphoto arte contemporanea è uno spazio no profit che inizia la propria attivita nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop.
All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati.
Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo.
Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
Nel 2011 Dryphoto arte contemporanea si trasferisce nell’attuale sede di via delle Segherie 33a. La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini. Dryphoto arte contemporanea è l’organizzatore di Piazza dell’Immaginario.
Pantani-Surace
La responsabilità dei cieli e delle altezze, 2014
Courtesy degli artisti
Perchè La responsabilità dei cieli e delle altezze?
La responsabilità dei cieli e delle altezze è un’immagine dell’azione svolta in via Pistoiese 142/146, Prato, il 24 aprile 2014, che è stata l’inizio del progetto Piazza dell’Immaginario.
L’azione è partita dalla produzione di tre matrici contenenti, ciascuna, un ideogramma cinese e che, lette insieme, hanno formato il messaggio “ti amo”. Le persone che erano in piazza in attesa di capire che cosa sarebbe accaduto sono state invitate a compiere il passaggio successivo, saltellare e saltellare sulle matrici, per imprimere gli ideogrammi sulla carta. Poi questi tre ideogrammi stampati su carta sono appartenuti alla piazza finché il tempo, il vento e la pioggia lo hanno permesso.
** foto degli ideogrammi in piazza
Ora, nell’edizione di 2015, l’immagine, che appartiene alla memoria dei vicini che hanno partecipato all’azione e a quella di chi ha visitato il sito di Dryphoto e ha visto il video e le immagini di documentazione di quel momento così speciale, si condivide con un pubblico più ampio, mostrando questa intimità della piazza come opera d’arte.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il vostro lavoro artistico?
Lo scrittore Philip Roth, Louis-Ferdinand Céline, il cinema di Ridley Scott e Stanley Kubrick, la musica di Lou Reed e dei Radiohead, lo sportivo Usein Bolt, e i cartoni animati Pimpa, a cui porgiamo uno speciale ringraziamento.
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
I tre ideogrammi sono stati mostrati in via Filzi 39, ma abbiamo lavorato in altre occasioni con il messaggio “ti amo”: all’Ecomuseo della pietra “Le Loze di Rorà”, Rorà (TO), dove abbiamo dedicato l’installazione ambientale a nostra figlia; alla fiera d’arte ARTissima 12, Torino; alla Galleria Madder 139 a Londra; alla Galleria Die Mauer e Mura di cinta via Pomeria (giardino d’infanzia) a Prato e anche allo Spazio SUC delle Murate a Firenze.
Lia Pantani e Giovanni Surace collaborano dal 1996.
Bert Theis
Growing House, 2004
Immagine di documentazione dell’intervento Growing House a Shenzhen, Cina
Growing House è un’installazione realizzata in occasione della The Shenzhen International Public Art Exhibition del 2004. L’area urbana di Shenzen ha registrato la crescita demografica più veloce al mondo nella seconda metà del Novecento. All’accelerazione e alla sovraccumulazione che caratterizzano queste megalopoli, Theis oppone un modello alternativo che promuove un’esperienza rispettosa dello spazio, tenendo presente sempre il fine, mai commerciale, dello spazio stesso. A Shenzen realizza un padiglione aperto sui quattro lati con copertura a vela sorretta da fusti di palme: l’architettura asseconda lo sviluppo organico, mutando l’altezza con il crescere degli alberi, e offre ai cittadini una zona di sosta e socialità.
Perché Growing House?
“Un antico modello abitativo che mescola la vita umana all’evoluzione della natura è il “nest dwelling”. Ispirandosi a questo ingegnoso modello, Bert Theis ha costruito una “growing house” [casa che cresce] tra una serie di palme, nel centro di un parco pubblico. Una piattaforma multilivello, dipinta di bianco, protetta da teli di cotone, che fornisce un fresco riparo agli incontri tra i cittadini e permette loro di riscoprire la città da un nuovo punto di vista. Quello che è più significativo è che la struttura intende crescere, almeno concettualmente, insieme all’ambiente naturale, alle palme che la sorreggono/circondano.”
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
L’installazione è stata realizzata nel 2004 per The Shenzhen International Public Art Exhibition, The Fifth System: Public Art in the Age of Post-Planning, a cura di Hou Hanru, a Shenzhen, Cina.
Bert Theis é nato a Lussemburgo nel 1952. Vive e lavora a Milano.
Francis Alÿs
Paradox of the Praxis I (Sometimes Doing Something Leads to Nothing), 1997
[Fotografia: Enrique Huerta]
Courtesy dell’artista
Paradox of the Praxis I (Sometimes Doing Something Leads to Nothing) è una fotografia dell’azione svolta nel 1997 dall’artista per le strade di Città del Messico.
Alÿs, di origine belga, ha stabilito il suo studio nel centro storico di Città del Messico a partire dai primi anni Novanta, e ha realizzato una serie di opere “a pochi passi” da questo studio per esaminare la vita di tutti i giorni nella megalopoli.
Il gesto di camminare attraversando la città con elementi di banalità apparente (lasciando cadere una riga di vernice da un barattolo di pittura, con un piccolo cane magnetico, disfacendo la maglietta tirandone un filo) diventa con lui una passeggiata d’impegno.
Questa azione come altre azioni dell’artista è stata registrata in video. Tutte sono creative commons e quindi liberamente visibili da tutti sul sito dell’artista.
Perché un blocco di ghiaccio?
Si tratta di un gesto che richiede uno sforzo assurdo, spingo un blocco di ghiaccio per tutto il centro della città per sei o sette ore fino a quando si scioglie completamente. Il sottotitolo dell’opera, Sometimes Doing Something Leads to Nothing [a volte fare qualcosa non conduce a nulla], è un’idea che parla degli sforzi frustrati che i residenti di Città del Messico compiono ogni giorno per migliorare le loro condizioni di vita. Sulle stesse strade che vediamo nel video e nella fotografia e intorno a noi, migliaia di residenti passano le giornate a spingere, portare o trainare merci o beni mobili. I risultati sono gli stessi: nulla da mostrare per tutto il duro lavoro.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il tuo lavoro artistico?
La tradizione dei Situazionisti e Fluxus, ma mi sento partecipe della generazione di artisti messicani (alla quale appartengo, da Damian Ortega a Gabriel Orozco) che ha vissuto in Messico un ambiente di libertà, lavorando al margine delle istituzioni e svolgendo il proprio lavoro sulla strada e nei bar.
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
L’opera video è stata mostrata in molte occasioni, forse sarebbe anche impossibile elencarle tutte. Fra le sedi più importanti: Tate Modern Gallery di Londra, Wolfsburg Art Museum e Martin Gropius Bau a Berlino e MoMA di New York.
Francis Alÿs é nato ad Anversa, Belgio nel 1959. Vive e lavora a Città del Messico dal 1986.
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(Dryphoto当代艺术小组)我们是谁?
Dryphoto当代艺术小组是一个成立于1977年的非盈利性质的艺术空间,
一群艺术家以及文化工作者汇集一堂共同成立了该小组,来反思图像语言的独特性同时开展试验艺术项目并组织相应的展览。他们反思的内容包括了影像媒体所折射的语言符号含义,视觉机理以及对现实的再现。这种再现从人种学以及人类学角度远离所谓瞬间影像以及新闻摄影。
Dryphoto的展览总是聚焦在年轻前卫的艺术家,但是同时也不忘记那些资历深厚的艺术家。
考虑到此时此刻的概念,抛弃地方主义的杂念,Dryphoto从初始便不断找寻着与其扎根的土地以及与政治理念相关联的特殊关系。
其需求理念为跳出不同的会展场地,拒绝在高贵优厚的场所以及唯一化的官方场地。鉴于在世界范围内所出现的各类巨大变化,Dryphoto在了解其项目开展所在地的社会政治以及经济现状的基础上,创办跨领域的不同项目。
2010年,Dryphoto当代艺术小组迁址到目前所在地:via delle Segherie 33ª。现在该小组负责人为Vittoria Ciolini。与此同时Dryphoto是“理想的广场”项目的主办方。
Pantani-Surace
天空的高度与责任, 2014
纸上印图
艺术家致辞
《La responsabilità dei cieli e delle altezze(天空与高度的职责)》是一幅反映了2014年4月24日在Pistoiese大街142-146号举办活动场景时的摄影作品。而这一天正式宣告了《理想的广场》这一项目的诞生。
为了举办该艺术展示活动,特意制作了三块字模,每块字模上都刻有一个中国汉字。当三个字模合在一起时便组成了汉语中的“我爱你”。在活动举办当天,特意邀请那些正在广场附近散步,同时对该活动充满好奇的人共同参与:我们向他们讲述了在广场上将会发生的变化,所有的人都被邀请参与其中。
在活动开展之时,所有人都站在字模上向下跳,直到字模上的汉字被印在纸上。
之后这三个被印刷的汉字出现在广场的装饰物中间,直到露天环境下天气条件所能允许最长展示时间。
现在在2015年新一届展览期间,这幅承载着参加了上次艺术活动的街坊邻居们的照片不仅仅出现在Dryphoto的网页上,同时期展示该活动的影像以及其他图像资料,还将原本这一小范围内分享的时刻以艺术作品的姿态向更加宽广的人群进行展示。
在你们的艺术作品中,受到了哪些其他作者的影响?
例如作家 Philip Roth, Louis-Ferdinand Céline, Ridley Scott和Stanley Kubrick的电影作品, Lou Reed及Radiohead的音乐, 短跑运动员波尔特以及我们深深感谢的动画Pimpa。
该作品之前都在哪里展览过?
这三个字模在Filzi 39号展出过,但是先前我们就“我爱你”这句话已经进行了相应作品的展览,其中包括了意大利Ecomuseo della pietra, Ecomuseo Le Loze di Rorà博物馆献给我们女儿的主题展览,ARTissima 12 Torino的艺术博览会,伦敦Galleria Madder 139艺术廊,Galleria Die Mauer艺术廊,普拉托Pomeria道区(儿童公园)以及佛罗伦萨SUC Le Murate。
Lia Pantani和Giovanni Surace从1996年起共同开始合作。
Bert Theis
Growing House, 2004
影像纪录 Growing House在中国深圳展出情况
Growing House 是恰逢深圳第五届国际雕塑展之际,于2004年所做的展览项目。深圳这片大都市城区是20世纪下半叶世界上人口增长最快的地区。在这片以快节奏和高产量著称的大都市, Theis propone采纳了一种新的模式来体验对空间的不同的使用与尊重,尤其突出其非商业的目的。他架设了一个露天的场馆,在四周的棕榈树树干上拴上遮阳篷来遮挡太阳。 这中建筑完全自然生态化,其高度将伴随着树的生长而增高,同时也提供了一个聚会的场所。
为什么选择 Growing House?
其实该建筑模式起源于一种古老的住宅形式,结合了人类的生活以及自然的演化,将其称之为 “nest dwelling”。受到该模式的启发,Bert Theis设计了这种会“生长”的房子,并将其安置在了一座公园的棕榈树之间。期间有不同的高度,涂成白色,并用白色棉布进行保护,从而让市民可以更好更舒适提供享用这片遮阳之处提供的凉爽。
本作品在哪里展示过?
本作品创作于2004,为参加由侯瀚如策划的深圳国际当代雕塑展,此展主题为第五系统-后规划时代的公共艺术。
Bert Theis于1952年出生在卢森堡,目前居住工作在米兰。
Francis Alÿs
《现实中的矛盾 1 (结果与努力的反差)》, 1997
[摄影: Enrique Huerta]
《现实中的矛盾1(结果与努力的反差)》是一幅于1997年在墨西哥城不同街头由该名艺术家拍摄的作品。
Francis Alÿs(弗兰西斯ˑ阿力斯)是一位来自比利时的艺术家。他从上世纪90年开始便在墨西哥首都的老城区里开办了自己的工作室,并在距离其工作室不远的附近连续一直拍摄了他的一系列作品,从而来审视这座巨型城市里匆匆过客的生活。
带着不同的东西以各自的方式徜徉在这座城市里,有些举动似乎无关紧要(将罐中颜料用一根线洒出,线上有一个用磁铁做成的小狗,将其线衫上的线拉直)但是却赋予了这漫步特殊的意义。
同其他艺术家一样,此艺术行为也同样通过影像记录了下来。所有得到Creative Commons授权的录像均可在其网页进行观看。
为什么会选择一块冰?
我推着这块冰在整个市中心里走了差不多6到7个小时,直到冰完全被融化,这其实是一个非常耗力气的活儿。这件 作品的副标题:《结果与努力的反差》(有时候做一件事但是最终结果却一事无成)说的就是这种带有挫败感的努力,就像很多墨西哥人每日所做的那样,力图改善 他们的生活质量。就在我们所看到的影片中出现的街道周围,以及我们在《理想的广场》展览摄影作品附近的街道周围,其实由成千上万的人在他们工作期间要推 货,抬货以及运货。其实结果都是一样:在这份辛苦的工作背后没有什么特别需要展示的。
在你的作品中最主要受到了哪些艺术家的影响?
主要是受到了情境主义及激流派(Fluxus)的影响。但是我感觉我属于墨西哥艺术家这一代,例如达勉ˑ奥尔特加以及加布列尔ˑ奥洛斯科。我们一同在墨西哥生活,尽享了宽松自由的氛围。我们远离学院流派,主要在街道和酒吧来创作我们的作品。
该作品之前都在哪里展览过?
该影像作品在很多不同的地方进行过展览,或许甚至没有办法来依次把全部展出地点列举出来。最重要的展出地点包括了伦敦泰特现代艺术馆, 沃尔夫斯堡艺术博物馆、柏林马丁古鲁匹斯堡博物馆以及纽约现代艺术博物馆。
Francis Alÿs 于1959年出生在比利时 Anversa。从1986年其生活和工作在 Città del Messico。
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Chi è Dryphoto arte contemporanea?
Dryphoto arte contemporanea è uno spazio no profit che inizia la propria attività nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop.
All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati.
Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo.
Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
Nel 2011 Dryphoto arte contemporanea si trasferisce nell’attuale sede di via delle Segherie 33a. La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini. Dryphoto arte contemporanea è l’organizzatore di Piazza dell’Immaginario.
Gabriele Basilico
dalla serie Dancing in Emilia, 1978
Courtesy Studio Gabriele Basilico
Dancing in Emilia appartiene a una delle serie meno conosciute dell’artista che riguarda il suo primo approccio verso la fotografia, quella di tipo sociale, il reportage impegnato. L’atteggiamento di Basilico è ponderato, lo stesso che poserà in seguito sulle architetture e sulle città, producendo opere che giustamente lo hanno reso famoso in tutto il mondo, privo della consueta velocità che caratterizza lo scatto “rubato”, cardine della fotografia di reportage e forse proprio per questo le immagini della serie, da cui è tratta quella che presentiamo, esprimono tutta la loro forza e ci trasmettono semplicemente la gioia, il benessere che le persone provavano in quel momento. Trecento chilometri di dancing, balli e rituali del sabato sera, che per anni hanno caratterizzato la vita delle cittadine e dei paesi di periferia, un ricordo di socialità e di genuinità.
Perché un ballo?
Nel 1978 il mensile Modo commissiona un incarico a Gabriele Basilico per eseguire una ricerca sulle discoteche in Emilia-Romagna, ne nascono 50 fotografie in bianco e nero, ritratti di giovani, uomini e donne, di situazioni e di piste da ballo che rappresentano momenti di svago e di gioia.
Che autori sono stati importanti per definire il tuo lavoro artistico?
“I suoi riferimenti, prima Bill Brandt e le sue periferie urbane, Ugo Mulas con la sua cultura e la sua apertura intellettuale, Paolo Monti, con il suo metodo severo e rigoroso; poi il grande Walker Evans, maestro di democrazia dello sguardo, i coniugi Bernd e Hilla Becher, che hanno dedicato la loro vita all’indagine sistematica dei manufatti industriali, Lewis Baltz, fotografo delle aree più infime e abbandonate del paesaggio postindustriale. Ma anche, sullo sfondo, le diverse idee di città di Mario Sironi e De Chirico e le periferie dipinte da Umberto Boccioni, o il cinema di Antonioni, Wenders, Tarkovskij.”
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Nel mensile Modo. La fotografia appartiene alla collezione del Mufoco. Museo Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo (MI).
Gabriele Basilico è nato a Milano nel 1944, dove è deceduto nel 2013.
Bianco-Valente
Come il vento, 2014
**foto
I flussi migratori sono generati da questioni economiche o dalla mancanza di risorse vitali che spingono le persone a mettersi in cammino. Allestendo la scritta Come il vento in italiano e in cinese vogliamo ribadire che non è possibile fermare questi fenomeni che da sempre accadono sulla terra e che sono stati il veicolo primario di diffusione della cultura e della civiltà.
Perché Come il vento?
Da sempre l’uomo si è spostato sulla Terra per scoprire e conoscere nuovi territori in cui vivere e procurarsi le risorse vitali, portando con sé il bagaglio della propria lingua, le proprie storie ed esperienze che si sono via via mischiate con le altre culture che incontrava sul proprio cammino. Proprio come fa il vento che, spostandosi sulla superficie della terra, porta con sé gli odori, la pioggia e i semi delle piante, allontanandoli dalle radici che li hanno generati.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il vostro lavoro artistico?
I viaggi in giro per il mondo innanzitutto, la città in cui viviamo che ogni giorno ci insegna la temporaneità di tutte le cose, i libri che ci aprono la mente con le loro teorie assurde ma assolutamente necessarie per non ricadere in una vita ordinaria e programmata. In ordine sparso: Italo Calvino, Richard Dawkins, Gregory Bateson, Ciro Discepolo, Erri De Luca, Anna Maria Ortese, Bert Hellinger e Rupert Sheldrake, Mark Buchanan, Elena Ferrante e tanti altri.
Dov’è stato mostrato in precedenza questo lavoro?
Come il vento è il titolo di una serie di progetti che abbiamo sviluppato nel tempo, che pur avendo una formalizzazione diversa, hanno tutti in comune il fatto di essere realizzati a partire dall’intreccio delle storie delle persone che compongono una comunità. In questo caso il titolo diventa l’opera stessa che verrà allestita in italiano e cinese a marcare un incrocio di strade nel Macrolotto Zero.
Giovanna Bianco (Latronico, PZ, 1962) e Pino Valente (Napoli, 1967), vivono e lavorano a Napoli.
R.E.P. Revolutionary Experimental Space
Patriotism. Hymn, 2007
Courtesy Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato
Il progetto utilizza un alfabeto di logotipi che forma un linguaggio universale. Giocando con la memoria collettiva, si ispira alla propaganda sovietica e alle tecniche di comunicazione politica che ancora permangono nella democrazia locale. Una miscela di ironia, umorismo e attività sovversiva, nascosta dal modo in cui vengono usati questi loghi, permette agli artisti di combinare vari stereotipi e pezzi di informazioni sull’Ucraina e l’Europa e di toccare temi come l’immigrazione, la diffusione della conoscenza o la corruzione.
Il murale Patriotism. Hymn è dedicato all’idea di un’Europa unita, ai suoi vantaggi e ideali, e anche alla figura dell’Altro, la cui impaziente attesa di riconoscimento e di inclusione aiuta l’Unione Europea ad apparire così desiderata.
Perché questi simboli?
Perché parlano di problemi inerenti alla vita di tutti noi e dei nostri desideri.
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Patriotism è un progetto mobile che dal 2006 è stato presentato in USA, Olanda, Italia e altri paesi.
È presente nella collezione permanente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
I R.E.P. Revolutionary Experimental Space sono un gruppo fondato nel 2004, attualmente composto da Ksenia Gnilitskaya (Kiev, Ucraina, 1984), Nikita Kadan (Kiev, Ucraina, 1982), Zhanna Kadyrova (Brovary, Ucraina, 1981), Vladimir Kuznetsov (Lutsk, Ucraina, 1976), Lada Nakonechnaya (Dnepropetrovsk, Ucraina, 1982) e Lesia Khomenko (Kiev, Ucraina, 1980).
*** link per scaricare la pubblicazione
(Dryphoto当代艺术小组)我们是谁?
Dryphoto当代艺术小组是一个成立于1977年的非盈利性质的艺术空间,
一群艺术家以及文化工作者汇集一堂共同成立了该小组,来反思图像语言的独特性同时开展试验艺术项目并组织相应的展览。他们反思的内容包括了影像媒体所折射的语言符号含义,视觉机理以及对现实的再现。这种再现从人种学以及人类学角度远离所谓瞬间影像以及新闻摄影。
Dryphoto的展览总是聚焦在年轻前卫的艺术家,但是同时也不忘记那些资历深厚的艺术家。
考虑到此时此刻的概念,抛弃地方主义的杂念,Dryphoto从初始便不断找寻着与其扎根的土地以及与政治理念相关联的特殊关系。
其需求理念为跳出不同的会展场地,拒绝在高贵优厚的场所以及唯一化的官方场地。鉴于在世界范围内所出现的各类巨大变化,Dryphoto在了解其项目开展所在地的社会政治以及经济现状的基础上,创办跨领域的不同项目。
2010年,Dryphoto当代艺术小组迁址到目前所在地:via delle Segherie 33ª。现在该小组负责人为Vittoria Ciolini。与此同时Dryphoto是“理想的广场”项目的主办方。
Gabriele Basilico
dalla serie Dancing in Emilia, 1978
Gabriele Basilico工作室致辞
为何选择舞蹈这一主题?
在1978年《Modo》杂志委托其在Emilia-Romagna的各个俱乐部去捕捉动人的瞬间。因此摄影师一共拍摄了50幅黑白照片,照片里各色青年男女在舞池内尽情释放着他们的欢乐与喜悦。
在其艺术作品中,受到了哪些其他作者的影响?
在这些艺术家中包括了Bill Brandt以及其对郊区的概念,Ugo Mulas则拥有深厚的文化底蕴以及开明的思维,Paolo Monti所体现出的严谨的理念与方法; 伟大的民主导师Walker Evans; 一辈子致力于系统研究工业产品的Bernd和Hilla Becher, 而Lewis Baltz作为摄影师则捕捉后工业时代风景里被人遗忘或者生僻的角落。De Chirico及Mario Sironi关于城市的不同理念以及Umberto Boccioni为城郊所做的画作, Antonioni ,Wenders以及Tarkovsky和Roberta Valtorta的电影。以此纪念Gabriele Basilico, Mufoco Cinisello Balsamo当代摄影博物馆。
这部作品先前在哪里进行过展览?
在《Modo》杂志上。该照片属于在Mufoco Cinisello Balsamo当代摄影博物馆收藏品之一。
Gabriele Basilico 于1944年出生在米兰,2013年在该市逝世。
Bianco-Valente
Come il vento, 2014
移民潮的形成很大程度上是由于经济原因或者是缺乏必要的生存资源,这就使得人们背井离乡,踏上新的旅程。通过用中文以及意大利文书写Come il vento (如风一般), 我们希望表达的是关于移民浪潮这一具有悠久历史的现象是不可能被阻止的,她也是文化与文明交融的重要因素。
为什么选择 “Come il vento”?
一直以来人类在地域间迁徙就是为了发现和认识新的地方来繁衍生息。在他们的行囊里携带着的是自己的本土的语言,历史以及经验,在行走途径中慢慢地将这些元素与沿途所认识的文化进行融合。这就正如风一样,在大地表面行进,伴随着风常常可以找到气息,雨水,花香。它们随着风逐步远离着自己的出生地。
哪些艺术家影响了你们的作品?
尤其感谢我们在世界旅行所积累的经验。我们所居住的城市告诉了我们事物是如此昙花一现;书籍中的繁复却又必不可少的理论为我们打开心智,避免陷入机械枯燥日复一日的生活。按照顺序我们发现了以下艺术家:
Italo Calvino, Richard Dawkins, Gregory Bateson, Ciro Discepolo, Erri De Luca, Anna Maria Ortese, Bert Hellinger 以及 Rupert Sheldrake, Mark Buchanan, Elena Ferrante 等等。
这部作品先前在哪里展出过?
Come il vento 是我们在一段时间期间开展的一系列项目的总标题。尽管当中的作品形式大不相同,它们全部都是反应了一个社区群体的人们在历史交汇之际的情况。该标题也就是本作品的标题。
Giovanna Bianco (Latronico, PZ, 1962) 和 Pino Valente (Napoli, 1967) 在那不勒斯工作居住。
R.E.P. Revolutionary Experimental Space
为什么选择了这些符号?
为了能够诉说我们大家生活中的固有的那些问题以及我们的期盼。
该作品先前在哪里进行过展览?
Patriotism Hymn是一个从2006开始的巡回流动展览,先后在美国、荷兰、意大利以及其他等国家进行过展览。
此外还是Luigi Pecci当代艺术中心固定展品之一。
R.E.P. 试验革命空间
该艺术小组成立于2004年。目前小组成员包括了Ksenia Gnilitskaya (基辅, 乌克兰, 1984 ), Nikita Kadan (基辅, 1982), Zhanna Kadyrova (布罗瓦里, 乌克兰, 1981), Vladimir Kuznetsov (卢茨克, 乌克兰, 1976), Lada Nakonechnaya (第聂伯罗彼得罗夫斯克, 乌克兰1982) 以及 Lesia Khomenko (基辅, 乌克兰,1980).
请下载《理想的广场》宣传资料
Chi è Dryphoto arte contemporanea?
Dryphoto arte contemporanea è uno spazio no profit che inizia la propria attività nel 1977 in molteplici ambiti culturali, organizzando mostre, conferenze, spettacoli e workshop.
All’epoca, un nucleo di artisti e operatori culturali s’incontrava per confrontarsi sulle peculiarità del linguaggio fotografico, per creare progetti sperimentali e organizzare mostre. Riflettere sul significato linguistico del medium fotografico, sui meccanismi della visione e della rappresentazione della realtà significava allontanarsi dalle istanze della fotografia a carattere etnografico e antropologico e dalla linea del fotoreportage.
L’attività espositiva della galleria è caratterizzata da un’attenzione costante ai giovani, senza però dimenticare artisti già affermati.
Dryphoto ha da sempre cercato una relazione privilegiata con il territorio che abita, una vocazione politica che ci accompagna fino dalla nascita, lavorare tenendo conto del qui ed ora, senza cadere in nessuna sorta di provincialismo.
Dalla necessità di uscire dai vari cerimoniali espositivi, dal rifiuto di vivere solo in spazi ed ambiti privilegiati ed istituzionali siamo arrivati alla creazione di progetti che, attraverso il coinvolgimento di diverse figure professionali, tengono conto della realtà economica e socio-politica del territorio nel quale ci troviamo ad operare influenzata dai grandi cambiamenti avvenuti a livello globale.
Nel 2011 Dryphoto arte contemporanea si trasferisce nell’attuale sede di via delle Segherie 33a. La Direzione è affidata a Vittoria Ciolini. Dryphoto arte contemporanea è l’organizzatore di Piazza dell’Immaginario.
Andrea Abati
Borgo San Lorenzo, dalla serie La Forza della Natura, 2014
Courtesy dell’artista e Dryphoto arte contemporanea
Borgo San Lorenzo è formato da tre immagini, prese dal basso verso l’alto della pianta chiamata albero di Giuda ai lati e di un noce nel centro, che non solo ci mostrano la bellezza della natura, ma ci fanno vedere un cielo che sorveglia da un altro punto di vista quello che accade sulla terra. Sebbene Abati sia interessato ad approfondire l’idea di bellezza come la abbiamo imparata e sviluppata attraverso la storia dell’arte, qualcosa di gradevole e per ciò buona per noi, La Forza della Natura, accenna ad una visione della natura come un potere fuori dal nostro controllo. Infatti, gli scatti sono stati presi in un territorio distrutto da un grande terremoto, territorio devastato e ripreso dalla e grazie alla stessa natura.
Perché la natura?
Perché l’essere umano si ricordi che è un anello di una catena naturale. Perché nel riconsiderarsi un frammento del cosmo diventa necessaria una riattualizzazione del “naturale” e della natura.
Perché la natura è troppo antropizzata, anche se spesso lo dimentichiamo.
Perché non esiste bellezza senza ritrovare nella vita quotidiana lo spazio necessario al naturale e alla natura.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il tuo lavoro artistico?
Gli artisti Joseph Beuys, Luigi Ghirri, Anibal Lopez, Gianni Motti, Bruno Munari, August Sander. Gli scrittori James Hillmann, Georges Perec e Peter Handke, il teorico Carl Gustav Jung, il poeta Rainer Maria Rilke. Il cinema di Wim Wenders e di Rainer Werner Fassbinder.
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Questa serie è abbastanza recente, l’ho cominciata nel 2013.
Altre opere della serie sono state acquisite dal Nuovo Ospedale Santo Stefano di Prato e sono istallate nel reparto Ostetricia. Invece l’opera qui esposta, Borgo San Lorenzo, è stata pensata esattamente per questo spazio.
Andrea Abati è nato a Prato nel 1952. Vive e lavora a Prato.
Bleda y Rosa
Burriana, dalla serie Campos de fútbol, 1993
Courtesy degli artisti
Burriana, fotografia in bianco e nero che fa parte di Campos de fútbol, una serie di fotografie di diversi campi da calcio trattati come se fossero spazi quotidiani, spazi adatti per qualsiasi tipo di gioco e forse per la competizione di basso livello. Si tratta di spazi vuoti, abbandonati e in disuso, spazi periferici, a volte indeterminati, senza una specifica funzione e spesso definiti solo dall’uso che ne viene fatto e in questo momento è proprio la nostra memoria che ne determina di nuovo la funzione. Bleda y Rosa riflettono sul passare del tempo in relazione allo spazio geografico parlando di un genere di luogo e non di un luogo determinato, che però la nostra memoria riconosce come se fosse un suo luogo.
Attualmente Campos de fútbol fa parte della collezione del Museo Nacional Reina Sofía MNRS, Madrid, e del Centro Gallego de Arte Contemporáneo CGAC, Santiago de Compostela, Spagna.
Perché campi da calcio?
Campos de fútbol è il nostro primo lavoro insieme. Da quel momento le nostre fotografie sono il riflesso del nostro interesse e delle nostre ossessioni per questioni come il passare del tempo, il passaggio e la memoria. Questi campi da calcio ci ricordano quelli che incrociavamo nei nostri viaggi, un luogo perfetto per fare un esercizio di riflessione sui concetti appena accennati. In più questo genere di campi da calcio ha una carica emozionale e autobiografica, sono simili a quelli della nostra infanzia frequentati da Maria per vedere suo fratello giocare o quelli dove io, Jose Maria, andavo per provare a giocare a calcio insieme a mio padre.
Quali sono gli autori che hanno influenzato il vostro lavoro artistico?
I nostri riferimenti vanno dalle fotografie della Parigi in cambiamento di Eugène Atget ai teatri di Hiroshi Sugimoto. Dalle fotografie dell’Ovest Americano di Timothy O’Sullivan ai paesaggi britannici di John Davies. Dagli artisti della Land Art europea come Richard Long e Hamish Fulton ai concettuali come Fischli & Weiss.
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Da quando l’abbiamo cominciata nel 1996 è stata esposta in tante città. In più è stata acquisita da due musei molto importanti, il Museo Nacional de Arte Reina Sofia MNARS di Madrid e il Centro Gallego de Arte Contemporaneo CGAC in Galizia, entrambi in Spagna.
È stata anche esposta nella sede del Club Diario Levante di Valencia, nella Sala El Roser a Lleida, alla Fundació Antoni Tàpies a Barcellona e nella Galería Pedro Oliveira a Porto.
María Bleda è nata Castellón, Spagna nel 1969 e José María Rosa è nato a Albacete, Spagna nel 1970. Lavorano in coppia dal 1992. Vivono e lavorano a Valencia.
R.E.P. Revolutionary Experimental Space
Patriotism. Hymn, 2007
Courtesy Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato
Il progetto utilizza un alfabeto di logotipi che forma un linguaggio universale. Giocando con la memoria collettiva, si ispira alla propaganda sovietica e alle tecniche di comunicazione politica che ancora permangono nella democrazia locale. Una miscela di ironia, umorismo e attività sovversiva, nascosta dal modo in cui vengono usati questi loghi, permette agli artisti di combinare vari stereotipi e pezzi di informazioni sull’Ucraina e l’Europa e di toccare temi come l’immigrazione, la diffusione della conoscenza o la corruzione.
Il murale Patriotism. Hymn è dedicato all’idea di un’Europa unita, ai suoi vantaggi e ideali, e anche alla figura dell’Altro, la cui impaziente attesa di riconoscimento e di inclusione aiuta l’Unione Europea ad apparire così desiderata.
Perché questi simboli?
Perché parlano di problemi inerenti alla vita di tutti noi e dei nostri desideri.
Dov’è stata mostrata in precedenza questa serie?
Patriotism è un progetto mobile che dal 2006 è stato presentato in USA, Olanda, Italia e altri paesi.
È presente nella collezione permanente del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato.
I R.E.P. Revolutionary Experimental Space sono un gruppo fondato nel 2004, attualmente composto da Ksenia Gnilitskaya (Kiev, Ucraina, 1984), Nikita Kadan (Kiev, Ucraina, 1982), Zhanna Kadyrova (Brovary, Ucraina, 1981), Vladimir Kuznetsov (Lutsk, Ucraina, 1976), Lada Nakonechnaya (Dnepropetrovsk, Ucraina, 1982) e Lesia Khomenko (Kiev, Ucraina, 1980).
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(Dryphoto当代艺术小组)我们是谁?
Dryphoto当代艺术小组是一个成立于1977年的非盈利性质的艺术空间,
一群艺术家以及文化工作者汇集一堂共同成立了该小组,来反思图像语言的独特性同时开展试验艺术项目并组织相应的展览。他们反思的内容包括了影像媒体所折射的语言符号含义,视觉机理以及对现实的再现。这种再现从人种学以及人类学角度远离所谓瞬间影像以及新闻摄影。
Dryphoto的展览总是聚焦在年轻前卫的艺术家,但是同时也不忘记那些资历深厚的艺术家。
考虑到此时此刻的概念,抛弃地方主义的杂念,Dryphoto从初始便不断找寻着与其扎根的土地以及与政治理念相关联的特殊关系。
其需求理念为跳出不同的会展场地,拒绝在高贵优厚的场所以及唯一化的官方场地。鉴于在世界范围内所出现的各类巨大变化,Dryphoto在了解其项目开展所在地的社会政治以及经济现状的基础上,创办跨领域的不同项目。
2010年,Dryphoto当代艺术小组迁址到目前所在地:via delle Segherie 33ª。现在该小组负责人为Vittoria Ciolini。与此同时Dryphoto是“理想的广场”项目的主办方。
Andrea Abati
Borgo San Lorenzo, serie La Forza della Natura, 2014
艺术家及Dryphoto当代艺术小组致辞
为何选择自然这一主题?
选择这一主题便是希望人类记得自己仅仅是自然链中的一环。在重新审视世界的某个片段之时,有必要回归到自然的展示以及展示自然。我们时常忘却自己在自然中过于浓墨重彩的一笔。倘若不能在我们的日常生活中回归找寻自然,也就无从找寻到美。
在你们的艺术作品中,受到了哪些其他作者的影响?
艺术家当中例如: Joseph Beuys, Luigi Ghirri, Anibal Lopez, Gianni Motti, Bruno Munari 以及 August Sander。作家则例如James Hillmann, Georges Perec 以及 Peter Handke, 理论家 Carl Gustav Jung 以及诗人 Rainer Maria Rilke。在电影领则包括了Wim Wenders 以及 de Rainer Werner Fassbinder.
这部作品先前在哪里进行过展览?
事实上这系列作品非常年轻,开始创作于2013年。该系列的其他作品已由普拉托Nuovo Santo Stefano医院购得,可以在其产科大楼观赏。在这里所展出的这套作品《Borgo San Lorenzo》,我想专门留在这里。
Andrea Abati 于1952年出生在普拉托,目前在该市居住和生活。
Bleda和Rosa
Burriana, 足球场系列, 1993
艺术家致辞
为何选择足球场?
足 球场是我们俩合作的第一幅作品。从我们第一幅摄影作品开始,便努力反映出我们对时光流逝、风景以及回忆等内容的独到兴趣。我们觉得那些经常在路途中被我们 穿越的足球场,恰恰是就我们刚刚提及的内容进行思考的最佳场所。此外这类“足球场”承载了我们自身很多情感,因为对于我们而言那里就像是我们的童年时光的 浓缩回忆(例如Maria会去那里看她哥哥踢球或是在那里我和父亲时不时踢上一脚球)。
在你们的艺术作品中,受到了哪些其他作者的影响?
我们所受到的影响主要包括了巴黎流派的Eugène Atget以及Hiroshi Sugimoto的戏剧。美国西部流派摄影的Timothy O’Sullivan 和英国风景摄影流派的John Davies。在欧洲Land Art艺术家则包括了 Richard Long和Hamish Fulton以及意识流派的Fischli & Weiss。
这部作品先前在哪里进行过展览?
从我们1996年进行的展览开始,一共巡展过许多不同的城市。其中就包括了两家具有重量级的艺术馆,分别是西班牙马德里的索菲亚皇后国家博物馆以及西班牙加利西亚当代艺术中心。此外还在瓦伦西亚莱万特日报俱乐部基地,列伊达El Roser展厅,巴塞罗那Antoni Tapies基金会以及Oporto的Pedro Oliveira画廊等。
María Bleda 于1969年在喀斯特翁出生,而José María Rosa则于1970年出生在阿尔贝赛特。 两人从1992年开始合作,目前均在西班牙瓦伦西亚市生活和工作。
R.E.P. Revolutionary Experimental Space
为什么选择了这些符号?
为了能够诉说我们大家生活中的固有的那些问题以及我们的期盼。
该作品先前在哪里进行过展览?
Patriotism Hymn是一个从2006开始的巡回流动展览,先后在美国、荷兰、意大利以及其他等国家进行过展览。
此外还是Luigi Pecci当代艺术中心固定展品之一。
R.E.P. 试验革命空间
该艺术小组成立于2004年。目前小组成员包括了Ksenia Gnilitskaya (基辅, 乌克兰, 1984 ), Nikita Kadan (基辅, 1982), Zhanna Kadyrova (布罗瓦里, 乌克兰, 1981), Vladimir Kuznetsov (卢茨克, 乌克兰, 1976), Lada Nakonechnaya (第聂伯罗彼得罗夫斯克, 乌克兰1982) 以及 Lesia Khomenko (基辅, 乌克兰,1980).
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Uninspired Architecture, 2013
Marco Mazzi, Emanuele Porcinai
giovedì 11 settembre 2014 ore 21,00
Circolo Curiel, Piazza dell’Immaginario, Via Fabio Filzi 39m, Prato
Lettura e musica per presentare il libro di Marco Mazzi Uninspired Architecture, spazio e memoria pubblica in Albania. La serata fa parte di una serie di incontri iniziata nel 2013 su temi specifici riguardanti l’arte contemporanea attraverso le riflessioni di curatori e artisti. Un punto di incontro itinerante, che di volta in volta si sposta dallo spazio della galleria per incontrare pubblici diversi, dove è possibile tramite il racconto e l’esperienza di altri interagire, formarsi ed informarsi. In questa occasione Marco Mazzi leggerà alcuni suoi brani tratti dal libro Uninspired Architecture, spazio e memoria pubblica in Albaniae Emanuele Porcinai proporrà l’ascolto del brano TIRANË realizzato con materiale campionato a Tirana.
Scheda libro. Il volume Uninspired Architecture, spazio e memoria pubblica in Albania, introduzione Vincent Van Gerven Oei, Maschietto Editore, 2014 presenta un ciclo di 250 fotografie e di 10 testi in prosa di Marco Mazzi incentrati sulla città di Tirana (Albania). Gli scatti e i testi sono stati realizzati nel 2013 da Marco Mazzi nell’ambito del programma di residenze d’artista promosso dal Department of Eagles di Tirana e curato da Vincent W. J. Van Gerven Oei. Il progetto è incentrato sulle circostanze sociali e politiche che hanno favorito la trasformazione concreta della città di Tirana attraverso la funzione classificatrice dei codici interpretativi ed estetici messa in atto dalla tecnologia e dai media informatici, dallo sviluppo industriale e dall’affermazione del capitalismo internazionale. Le foto documentano lo sviluppo delle aree periferiche di Tirana, la genesi e la diffusione di nuove infrastrutture. Lo sguardo di Mazzi è interessato alla diffusione sempre più capillare di un modello architettonico “senza ispirazione”, dove l’edificio o l’area urbana sono concepiti solo in base alla loro funzionalità immediata. Le foto ritraggono quindi (con uno stile crudo ed essenziale) una realtà in continua evoluzione fatta di cantieri, parcheggi, aree dimesse, discariche, edifici in costruzione.
Marco Mazzi (Firenze, 1980) è laureato in Letteratura Italiana Moderna e Contemporanea. Si occupa di scrittura e fotografia. Ha curato per le edizioni Libri Scheiwiller il volume “The Other Voice, L’altra voce” di Gozo Yoshimasu (2005). Ha diretto dal 2007 al 2012 l’associazione no-profit “Relational Cinema Association” con sede presso l’Università di Waseda di Tokyo. Fra le pubblicazioni ricordiamo “Relational Syntax” (Maschietto Editore, 2012), raccolta di saggi sul rapporto fra estetica e politica nella società post-industriale, e “Uninspired Architecture” (Maschietto Editore, 2014), progetto fotografico incentrato sui luoghi irrisolti della città di Tirana. E’ stato “photographer in residence” con Diego Cossentino presso il “Department of Eagles di Tirana”, in occasione della conferenza “Pedagogies of Disaster” (2013) e fotografo ufficiale per il progetto di Vincent Van Gerven Oei “Albanian Lapidar Survey” (2014), mappatura completa di tutti i siti monumentali albanesi risalenti al periodo Comunista e alla Resistenza. Vive e lavora fra Firenze, Tokyo e Tirana. Emanuele Porcinai (Firenze, 1991) ha composto colonne sonore per video e documentari (Kiju Yoshida and a Vision of Fear, 2010), opere soliste e performance di gruppo sotto lo pseudonimo di NLTS (Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino / 2012). Negli ultimi anni ha collaborato alla realizzazione di produzioni di artisti internazionali tra Firenze, Manchester e Reykjavìk (Alberto Boccardi, Ben Frost, Sciahri, Packt, The Dunes). La sua ricerca verte in particolar modo sull’influenza che architettura e riverberazione ambientale esercitano nel contesto artistico musicale.
un progetto a cura di Alba Braza
/ Tappa #2
/ Sede: Piazza dell’Immaginario, via Pistoiese, 142/146, Prato
/ Date: 21 maggio 2014
/ Organizzazione: Dryphoto arte contemporanea
ENGLISH BELOW
Piazza dell’immaginario inizia la sua seconda tappa dipingendo la piazza di rosso, collocando panchine e fiori.
Dopo la prima tappa, iniziata con l’azione La responsabilità dei cieli e delle altezze di Pantani-Surace, con la presentazione al pubblico del progetto durante la conferenza stampa, abbiamo continuato con la collocazione dei codici QR dove si possono trovare le informazioni del progetto sia in italiano che in cinese e con la riflessione sull’idea di piazza, attraverso una serie di interviste video per dare tante risposte ad una stessa domanda: Cosa è per te una piazza?
Si dà corso alla seconda tappa, nella quale si sono cominciati i lavori di collocazione di alcune panchine, di un porta biciclette, il ripristino di vecchie fioriere, la collocazione di una bacheca nelle porte del Circolo Curiel dedicata agli annunci e a pulire e imbiancare i muri della piazza.
Il cambiamento d’immagine dello spazio viene rafforzato dalla scelta di aggiungere il colore rosso. Un colore che si propone come opportunità di cambiamento sulla funzione dei muri dello spazio, fino ad ora spesso dedicati a contenere numeri di telefono e bigliettini, un modo per avvicinare due culture. Il rosso un colore che associamo alla Cina ma che è anche molto presente nella cultura italiana. Un nesso fra l’immaginario italiano, ad ogni nato veniva donato qualcosa di rosso da indossare contro il malocchio, e quello cinese, un colore presente nelle feste tradizionali, nell’architettura, negli abiti delle spose, che significa un buon augurio, fortuna e prosperità.
ENGLISH VERSION
a project curated by Alba Braza
/ Step #2
/ Location: Piazza dell’Immaginario, via Pistoiese 142/146, Prato
/ Date: 21 May 2014
/ Organized by: Dryphoto arte contemporanea
Piazza dell’Immaginario starts its second phase by painting the piazza red, and adding benches and flowers.
After the first stage, which began with the action The Responsibility of the Skies and the Heights by Pantani-Surace, and the presentation of the project to the public during a press conference, we have continued to position the QR codes to provide information on the program in Italian and Chinese, while discussing the idea of the piazza through a series of video interviews, all focusing on the same question: “in your view, what is a piazza?”
The second phase now begins, with the insertion of benches and a bicycle rack, the refurbishing of old planters, the placement of a display board in the doorway of the Circolo Curiel for messages, and the cleaning and painting of the walls of the piazza.
The change of image of the space is emphasized by the choice of adding the color red. This color presents an opportunity to change the function of the walls of the space, previously used for telephone numbers and messages, in order to bring two cultures closer together. Red is a color we associate with China, and it is also a strong presence in Italian culture. A connection between the Italian imaginary, where every newborn baby was given something red to wear, to ward off evil spirits, and that of China, where red is a color used in traditional festivals, in architecture and in wedding gowns, to represent wishes for good fortune and prosperity.